Scrivere e lavorare

Come fare convivere il lavoro e la scrittura.

Periodicamente ricevo la newsletter di @artist_coaching di Stefania Monopoli. Recentemente ha sollevato una questione interessante: cosa fare se ci si vergogna di far sapere al proprio capo, ai colleghi o ai clienti di essere un artista?

Questa domanda si rivolge agli artisti in generale, e può essere declinata agli aspiranti scrittori e agli scrittori emergenti (o anche emersi, perché no?).

Per farla breve: ho sentito che questa domanda riguardava anche me. La maggior parte di noi ha un lavoro; vorrebbe tanto che fosse la scrittura a tempo pieno, e invece è altro.

Cosa ne sanno sul lavoro di questa mia seconda attività?

Quasi niente, per diversi motivi.

Quali provvedimenti adottare se desiderate tenere celata la vostra attività artistica:

• Non fatene parola con nessuno. Ci possono essere momenti in cui vi sentite in vena di condividere con i colleghi la vostra passione segreta: non fatelo. Al massimo rimandate a un secondo momento e nel frattempo pensateci bene, perché una volta che vi siete lasciati scappare questa confidenza non si torna indietro.

• Usate un nome d'arte. Se non vi va di scegliervi un nome del tutto diverso dal vostro potete optare per una via di mezzo. Io per esempio mi sono tenuta il nome di battesimo e uso il cognome di mia mamma.

• Tenete rigorosamente separate la presenza online delle vostre due identità. Questo è fondamentale, perché su internet tutto è potenzialmente eterno. Può capitare di condividere dei contenuti sul profilo sbagliato: controllate sempre e nel caso cancellate subito il post.

• I social sono astuti e perfidi, e non si fanno gli affari loro. Per questo potrebbe capitare che suggeriscano ai contatti del vostro profilo "ufficiale" di seguire il vostro profilo "artistico". Fate finta di niente, e se qualcuno vi chiede qualcosa negate e cambiate discorso.

Per la verità, nel corso degli anni io ho contravvenuto a quasi tutti questi punti. Ad alcune colleghe - pochissime - ho confidato che scrivo romanzi, e qualcuna di loro li ha persino letti.

Non è successo niente di drammatico... per ora.