Prima contro-lezione: il dominio

La prima contro-lezione è dedicata al nome del dominio.

Avete presente le liste con le cose imprescindibili da fare per avere successo? O anche solo per dare una parvenza di professionalità e stile alla vostra presenza online...

Uno dei primi punti viene quasi sicuramente dedicato al dominio. Chiunque vi dirà che avere un nome di dominio personalizzato è fondamentale, perché significa che state investendo in quello che fate. Fiumi di parole vengono poi invariabilmente dedicati a quale nome scegliere, ma questo potrebbe benissimo essere oggetto di un futuro capitolo delle contro-lezioni.

Io ci ho messo un po' per decidermi e alla fine - qualche anno fa - ho acquistato un dominio personalizzato.

La faccio breve: quest'anno ho deciso di farne a meno e non l'ho più rinnovato.

A cosa mi è servito il nome del dominio?

A niente, e non sono pentita di averlo eliminato.

Il punto è che un nome personalizzato per il vostro sito rappresenta solo una parte dell'insieme di cose alle quali fare attenzione quando ci si approccia al web con piglio "pro", quindi difficilmente da solo è determinante.

C'è poi anche la vocina che mi sussurra: "Se il successo (non) è nel tuo destino, non è certo il nome del dominio che fa la differenza".

Conclusioni e non-consigli.

Il nome personalizzato del dominio è del tutto inutile; potete farne a meno, anche perché:

• trovare un nome davvero originale è un'impresa sempre più ardua (i nomi più cool sono andati via da un pezzo) e rischiate di rimanere eternamente insoddisfatti della vostra scelta

• chi scrive più gli URL nella barra degli indirizzi? Probabilmente i vostri lettori arriveranno al sito/blog tramite un link, anche nel caso in cui abbiate il nome più cool al mondo

• se volete rendere l'URL più digeribile potete sempre ricorrere ai servizi che vi permettono di accorciare e personalizzare i nomi che vi assegnano le varie piattaforme di blogging