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Il dilemma del semaforo rosso

A cosa servono le norme, quando non servono?

Vi trovate a un semaforo rosso, presso un incrocio deserto.

Non ci sono auto in vista.

Cosa fate?

Per semplificare assumiamo che l'incrocio non sia video-sorvegliato, o che siete a piedi.

Oggi mi sono trovata in questa situazione e ho attraversato lo stesso la strada.

Gli incroci deserti con semaforo rosso non sono più stati gli stessi da quando ho visto "Manhunt: Unabomber".

Leggo una sorta di sfida in quel monito del tutto inutile.

Il semaforo rosso mi dice: non attraversare, perché è pericoloso.

Ma di fatto non arrivano macchine, e allora dove sta il pericolo?

Nel frattempo la mia mente mi dice: non dovresti attraversare, ma stare qui ferma ad aspettare il verde non ha alcun senso.

Anche prima di Unabomber attraversavo con il rosso, solo che non mi facevo problemi.

Mi sembrava la cosa più logica da fare.

Ora resta una cosa logica, ma si accompagna a una serie di considerazioni che hanno a che fare con la trasgressione delle norme e il senso di colpa da una parte, e con il controllo che "il sistema" ha su di noi dall'altra (questa era la lettura di Ted Kaczynski).

Sbaglio se infrango una norma senza che ci siano conseguenze?

Oppure devo attenermi a quella norma in ogni caso, perché è la cosa giusta da fare?

In ogni caso mi rendo conto di essere totalmente condizionata "dal sistema" solo per il fatto di essermi posta tutte queste domande...

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