Sogni che ci parlano
- sfolcia
- 10 lug 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 lug 2021
A volte i sogni non altro che una forma i intrattenimento. Altre volte invece i sogni ci parlano, e dicono cose interessanti.

A volte i sogni non sono altro che una forma di intrattenimento. Dormire per ore è troppo noioso per la nostra mente, e quindi sogniamo.
Io mi annoio molto facilmente e quindi sogno tantissimo. I miei sogni sono perlopiù prolungamenti della mia vita diurna, e a volte ne farei a meno, come quando sogno di lavorare o di perdere un treno.
In questi casi mi sveglio già stanca e vorrei solo tornare a dormire, immersa in un sonno senza sogni, però.
Altre volte i sogni mi parlano. Sono sogni che ricordo con grande precisione, non solo per quanto riguarda i contenuti - per così dire - narrativi (dove mi trovo, con chi sono, che cosa succede, ecc.), ma anche per il carico emotivo che mi lasciano al risveglio.
A distanza di giorni sono ancora vividi e il loro significato è più chiaro che mai.
Nel mio caso i sogni che portano con sé un significato importante acquistano spessore col passare del tempo, mentre gli altri sogni sbiadiscono presto.
Qualche settimana ho fatto un sogno che a prima vista può sembrare inquietante, ma che a una più attenta analisi porta con sé un messaggio positivo, di speranza e incoraggiamento.
Nel sogno vengo chiamata da un addetto del cimitero. Al telefono mi dice che è arrivato il momento di riesumare il mio cadavere. Ribatto che deve esserci un errore, perché io sono viva, e quindi quella al cimitero non posso essere io. Lui ribadisce che il cadavere è proprio il mio; io sarei morta diversi anni fa e adesso è arrivato il momento di tirare fuori il mio corpo dalla tomba. Riaggancio il telefono e mi appresto a recarmi al cimitero, rassegnata all'evidenza che quel cadavere sia proprio il mio.
Il significato di questo sogno è molto chiaro, o comunque a me è sembrato evidente fin dal momento in cui ho riaperto gli occhi e ho iniziato a pensarci. Certo che c’è un mio cadavere da qualche parte. E’ la me stessa che io ho seppellito più di vent'anni fa, quando è iniziata quella che io definisco ‘la mia vita di adulta’.
Diventare adulta per me ha voluto dire rinunciare ai miei sogni, fare scelte di ripiego in nome del conformismo, essere responsabile e affidabile, fare di tutto per non contrariare e non deludere gli altri, tutto ciò a scapito di me stessa.
Qualche tempo fa mi sono chiesta che fine avesse fatto la giovane donna che ero a vent'anni, intrepida e pronta a tutto, coraggiosa e ottimista. Il sogno del cimitero mi ha mostrato la risposta: è finita sepolta in una tomba.
Adesso però è arrivato il momento di riesumare la me stessa di tanto tempo fa (morta ma viva) e riprendere la mia vita da dove l’avevo lasciata quando sono diventata la me stessa attuale (viva ma morta).
Nella parte finale del sogno mi porto a casa il cadavere riesumato, lo rianimo e gli insegno a camminare di nuovo.
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